A scuola con l'ecologo@Ostia

A scuola con l'ecologo@Ostia

w l'ecologo!

23-29-30 Aprile

Scuola Media "VIVALDI" 

27 Aprile

Scuola Elementare "SEGURANA"

 

ecoriflesso  continua la sua campagna di diffusione di una nuova cultura ambientale.
L'associazione sta portando avanti, presso le scuole primarie del territorio di Ostia, una serie di laboratori che hanno come protagonista il gioco del l'ecologo

Le foto dell'attività alla scuola media Vivaldi

Resoconto del docente

Resoconto dei soci che hanno svolto l'attività

 


Resoconto del docente

IDEE IN LIBERTA’ SULL’ESPERIENZA DA VOI CONDOTTA IN I C

Ritengo che l’intervento da voi fatto in I C sia stato decisamente positivo e stimolante sia per i ragazzi che per me.

Non ho avuto ancora la possibilità di chiedere direttamente ai miei alunni che impressioni abbiano riportato dall’esperienza, ma mi è sembrato di vederli coinvolti e partecipi. Io ho avuto la possibilità di osservarli dal di fuori, in quanto non conduttrice dei giochi, e di studiare le loro reazioni sia singolarmente che in relazione al gruppo di appartenenza.

La prima considerazione che mi viene da fare è che certamente non sanno lavorare in gruppo e che alcuni di loro, seppur alunni diligenti e bravi, tolti dal rapporto individuale con lo studio, appaiono spaesati e quasi intimiditi sia di fronte alle azioni che si richiedono loro che di fronte alle abilità che è necessario mettere in gioco.

Per loro è stato certamente positivo, oltre che piacevole, fare scuola in modo diverso e questo ha fornito a me materiale per farli riflettere sull’importanza di non essere individualisti e sulle infinite possibilità di collegamento che le sterili nozioni scolastiche hanno quando le si decontestualizzano.

Ribadisco senz’altro l’opportunità che voi conosciate prima il percorso didattico compiuto dai ragazzi per poter meglio calibrare le domande in modo che abbiano il maggior impatto possibile sul processo di apprendimento complessivo che i ragazzi dovrebbero compiere nell’età della scuola media.

E’ certamente opportuno che a condurre questo tipo di interventi siano persone diverse dagli insegnanti di classe perchè ciò aumenta senz’altro la valenza dell’intervento e contribuisce a far comprendere che si può imparare anche in modi che sembrano alternativi e che sono certamente più piacevoli.

Per evitare perdite di tempo che possano non consentire di finire il gioco, cosa che inevitabilmente delude i ragazzi, sarebbe opportuno, nelle scuole che ne abbiano la possibilità, di allestire il necessario in uno spazio che non sia l’aula. Il non essere nello spazio abitualmente preposto alle lezioni consentirebbe anche di abbandonare più facilmente le dinamiche di classe.

Alessandra Tommasi

Roma, 4 maggio 2009


Resoconto dei soci che hanno svolto l'attività 

Tre giornate di “a scuola con l'ecologo” alla media Vivaldi, classe IC

Le 7 ore complessive di gioco svolte con i ragazzi della prima C sono state il test più importante svolto dalla associazione nell'ambito di questi due anni di sperimentazione.

Il servizio, articolato in tre giornate del mese di aprile, è stato svolto all'interno dell'aula dove iragazzi studiano quotidianamente.

A scuola con l'ecologo è uno strumento che abbiamo strutturato come metodo alternativo di studio.

Per poter essere efficace deve, prima di tutto, rispondere ad alcuni requisiti attraverso le modalità di svolgimento e l'effettiva partecipazione ed attenzione dei ragazzi durante tutta la sessione di gioco.

Mantenere la continua attenzione dei ragazzi, soprattutto nelle ultime ore della giornata scolastica quando i ragazzi sono già stanchi è, come ben sanno le insegnanti, un arduo compito che per essere raggiunto deve obbligatoriamente rappresentare un vivo stimolo e continuo interesse per i ragazzi.

Fare questo non è assolutamente un compito facile!.

Il gioco è basato sulla relazione e lo scambio fra gli studenti ed i gruppi al fine di conseguire un obiettivo comune, depurare il mondo (il gioco prevede due tipi di conclusione A = tutti i giocatori perdono perché non sono riusciti a frenare l'inquinamento; B = vincono tutti insieme grazie allo sviluppo di buone collaborazioni anche se i migliori e/o i più fortunati saranno quelli che avranno avviato il maggior numero di depurazioni.

Grazie al lavoro svolto in questi due anni con l'associazione siamo riusciti a fare del gioco questo strumento ammiccante e coinvolgente per i ragazzi mantenendo un continuo dinamismo nell'evolversi del gioco.

Grazie alle varie attività e compiti da svolgere all'interno del gruppo e tra i gruppi delle diverse squadre, abbiamo eliminato i tempi morti che possono spingere i ragazzi a disinteressarsi o ancor peggio a non partecipare attivamente alle varie fasi di gioco creando confusione.

Premesso che le giornate hanno di molto superato le nostre aspettative, grazie anche ai ragazzi della classe che si sono dimostrati particolarmente attenti e disponibili a trovare in questo gioco una nuova modalità di studio ed interazione con il mondo della scienza e della ecologia, con questo servizio gli obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere sono:

  1. Trattare dei contenuti con la finalità di far ragionare e associare ai ragazzi le varie materie di studio insieme alle proprie conoscenze ed informazioni recepite attraverso le proprie attività al di fuori della scuola e scambiandole fra loro.

  2. Rendere i contenuti modulabili in funzione del tempo, della richiesta e della situazione in cui viene svolto il servizio.

  3. Stimolare lo sviluppo di equilibrate relazioni sociali e la partecipazione di tutti i ragazzi con un processo d'integrazione che li collochi come elementi produttivi di scambi reciproci ai fini del conseguimento dell'obiettivo comune sia all'interno dello stesso gruppo (interazione nel gruppo) che fra i diversi gruppi di gioco (interazione fra gruppi) per far fronte alle sfide che si presentano.

  4. Far estrinsecare ai ragazzi i metacontenuti espressi dal gioco l'ecologo come simulazione di un ecosistema complesso, essendo il gioco un modello sui cambiamenti climatici causati dall'impatto antropico che prevede l'utilizzo di diversi elementi interattivi che fanno della scienza e dell'informazione la chiave univoca di lettura.

RESOCONTO DELLE TRE GIORNATE

Il servizio che abbiamo svolto è stato concordato in parte con l'insegnante a cui dobbiamo un meritato ringraziamento per l'effettiva disponibilità e collaborazione nonché per le acute osservazioni.

Le tre giornate con la classe IC della scuola Vivaldi di Ostia hanno messo a dura prova il progetto “a scuola con l'ecologo” permettendo altresì di verificarne la solidità e l'efficacia direttamente sul campo.

Partendo dall'idea base del gioco di essere uno strumento utile ai bambini e non uno strumento di educazione dei bambini, l'approccio che usiamo si fonda sul dare modo a questi di esprimere liberamente e senza timori i propri pensieri riguardo tematiche specifiche e con i quali sviluppare in seguito una breve discussione durante la quale forniamo spiegazioni specifiche e profonde, in modo molto semplice ed anche teatrale, dei meccanismi, delle regole e delle interdipendenze (la scienza come integrazione multidisciplinare complessa) che sono annesse a quei contenuti.

In tal senso il principio che abbiamo seguito è che i bambini sono ottimi ricercatori se interessati e seguendo questa argomentazione abbiamo fornito loro solo gli strumenti utili alla propria espressione cercando di renderla piacevole e utile a tutti.

La prima questione da affrontare riguarda il rapporto con l'insegnante che deve essere possibilmente collaborativo e prevedere almeno uno scambio d'informazioni precedente anche per poter spiegare ai ragazzi i ruoli previsti all'interno di ogni squadra.

L'insegnante, d'altro canto, deve essere presente e partecipare all'evento ma comprendere che alcune dinamiche del gioco contengo momenti apparentemente caotici che in realtà sono situazioni di scambio e di discussione fra i giocatori a cui bisogna solo impedire degenerino a causa, per esempio, del vociferare ad alto tono dei ragazzi contemporaneamente.

La nostra presenza (ecoanimatori) non deve essere interpretata dagli alunni in modo erroneo e/o come sostituti dell'insegnante ma come quella di persone che svolgono un attività di cui sono fieri e contenti perché da modo di conoscersi e confrontarsi attraverso un gioco per migliorare il mondo.

In questo senso il gioco è pervaso da un alto grado di responsabilizzazione dei ragazzi, in primo luogo verso il proprio gruppo, poi sui rapporti fra i gruppi ed infine sulla riuscita complessiva. Ma essendo un gioco quindi finzione, non rappresenta un motivo di dramma ma di riflessione.

In fondo i ragazzi fanno già qualcosa di diverso dalla normale routine quotidiana che in se ha già un certo grado di gratificazione e interesse sufficiente non motivando stati di accanimento eccessivo.

Questo fattore chiave permette una relazione e un' integrazione nel pieno rispetto delle individualità dei ragazzi permettendone una presa di coscienza ed una rielaborazione.

Non a caso ne è risultata una partecipazione diffusa e trasversale non corrispondente alle stesse aspettative dell'insegnante anche per i casi di maggiore difficoltà.

Massimiliano

Come abbiamo svolto le giornate

L'intera sessione di gioco si è svolta a cavallo di tre giornate, ognuna incentrata su specifici argomenti, nelle quali i ragazzi hanno visto l'evoluzione del gioco e la loro incisività sullo stato dell'inquinamento globale.

Molto interessante, per me, è stato studiare dei meccanismi di ripristino e sospensione del gioco per poterlo portare avanti attraverso i tre giorni.

Il confronto coi ragazzi è stato molto positivo, soprattutto perché abbiamo cercato di dare spazio anche a chi di solito preferisce non mettersi in gioco, stimolando le attività in un clima rilassato e aperto alla discussione e alla critica.

Florido